giovedì 31 ottobre 2013

TUTORIAL: COME INTAGLIARE UNA ZUCCA from dummies


C'era una volta una zucca bellissima, dalla forma tondeggiante tondeggiante e un piripicchio ( il cosetto sopra insomma) perfetto!
Un bel giorno la zucca perfetta cade tra le grinfie di due italiane, Serena e Silvia, che facendosi coinvolgere dall'atmosfera irlandese, decidono di intagliarla. Buahuahauhu!


Ecco il tutorial:


  • Procurarsi gli strumenti giusti (arraggiandosi con quanto offre la casa): un pc (su cui avrete cercato dei modelli a cui ispirarvi), pennarello, coltello affilato, cucchiaio, ciotola per le “interiora” della zucca, varechina (sì, avete letto bene), una candela, tanta forza e pazienza (e infatti è meglio essere in due per fare questo tipo di opere d'arte).



  • Disegnare col pennarello il cerchio sulla calotta cranica da tagliare alla zucca, gli occhi, il naso e la bocca. Da qualche parte ci avevano assicurato che con un colpo di spugna il pennarello si  sarebbe tolto, ma col nostro UNIPOSCA abbiamo incontrato una certa resistenza. Cominciare a svuotare la zucca con un cucchiaio. Se non siete troppo pigri (come noi) potreste essiccare i semi di zucca, che sono buoni buoni! Noi ci siamo impegnate bene a scavare per poterci far uscire anche un bel risotto...


  • Abbiamo optato per un volto zuccoso classico, ma vi raccomando una cosa: ricordatevi che la zucca ha anche i denti di sotto. Dopo esserci accorte del piccolo errore, abbiamo provato a impiantare un dente usando un ago come se fosse un chiodo e un cacciavite come martellino: l'ago si è spezzato e la zucca è rimasta sdentata.


  • È il momento della varechina. Dovete riempire d'acqua il lavandino e versarcene un goccio. Fate il bagno alla zucca, così da farla durare di più.
  
  • Battesimo: mettete una candelina accesa nella zucca e datele un nome. La nostra si chiava Wilson.
  

Come è andata a finire? Il nostro Wilson purtroppo è sopravvissuto per una decina di giorni, ma poi ha fatto la muffa... Forse il bagnetto profumato non ha funzionato troppo. Ci manca non essere accolti a casa con quel sorriso a 130 denti... RIP.




BUON HALLOWEEN!
(Serena)



domenica 27 ottobre 2013

MA IO QUI CHE CI STO A FARE?

Ma io qui che ci sto a fare? 
Questa è la domanda che si pongono tutti coloro che sentono o leggono che ora vivo a Dublino. Ed è la stessa domanda che io invece mi ponevo quando ancora ero in Italia, appena un mese e mezzo fa.
Perché e con quali intenzioni sono partita? 
Di solito una decisione del genere richiede attente riflessioni e una certa pianificazione. Ma io tendo a scegliere piuttosto di getto, seguendo l'istinto e le emozioni del momento. 

A partire da qualche mese fa, mi sono ritrovata in una situazione un po' troppo instabile e confusa. Dopo la laurea triennale in lingue avevo cominciato a frequentare la magistrale in giornalismo, ma questa non mi convinceva; inoltre avevo appena terminato uno stage di sei mesi in una casa editrice; mettiamoci anche che le differenze abissali tra la mia personalità e quella del ragazzo con cui stavo cominciavano a pesare; e terminiamo dicendo che dopo tre anni da studentessa fuori sede, tornare a vivere in casa con la famiglia non è proprio un toccasana. Per questa serie di motivi e non solo, il bisogno di andarmene di nuovo via da casa e dalla "mia" città si era fatto opprimente. 
Così, un bel pomeriggio, ispirata dalla conversazione accompagnata da una bella tazza di tè con la mia amica Rosy, ho pronunciato la parola magica: "Parto!"

Una scelta presa di pancia, appunto. 
Non sono partita perché non trovavo lavoro (non l'ho nemmeno mai cercato troppo seriamente), non sono partita con lo scopo di migliorare il mio inglese, e nemmeno (come mi hanno chiesto in tanti) perché è finita la storia con quel ragazzo (dato che il biglietto di sola andata era già stato comprato prima). 
Di conseguenza non so nemmeno per quanto tempo resterò qui; forse fino a Natale, forse qualche anno, forse per sempre (come odio l'espressione "per sempre"!)... Intanto sono qui da un mese e mezzo. 

Chissà...

Mi incuriosisce sempre ascoltare o leggere le ragioni che portano le persone a lasciare la loro città, la famiglia, gli amici. Se avete anche voi un'esperienza del genere o magari state prendendo proprio ora questa importante decisione, raccontatemela!!!

Al prossimo graffio,
Serena.



venerdì 25 ottobre 2013

CIAO! SONO GIULIA...

e sono nata e cresciuta a Latina; ho però origini isolane: mio papà è sardo e mia mamma siciliana (ma si sono conosciuti in Veneto ^^); fin da piccolissima quindi ho sperimentato il viaggio: durante le vacanze con la mia famiglia ci spostavamo sempre: tra le mete più disparate, ovviamente quelle fisse erano Sicilia e Sardegna, terre splendide, in cui ho affondato parte delle mie radici e che mi hanno fatto allargare gli orizzonti con realtà, sfumature e usanze diverse da quelle della mia città. E poi le gite, i giochi con i cugini, il paesaggio unico...insomma per me la vacanza non era tale se non partivo.

Viaggiare mi piace molto; la prossima tappa europea sarà l'Irlanda, dove rivedrò Serena =D

Sono creativa e mi piace sperimentare cose nuove, sia in ambito artistico (mi piace l'arte ed elaborare lavoretti creativi) che culinario. Mi piace scrivere e leggere e mi impegno in attività di beneficienza.

La mia sensibilità mi porta ad essere critica verso quello che mi succede intorno e ad essere riflessiva...ma i miei vari interessi mi impediscono di avere idee chiare sul futuro... in fondo ho un'anima irrequieta anche io ^^ =) a presto sul blog!

lunedì 21 ottobre 2013

UN GRAFFIO ALLE TRIVELLE

Voglio inaugurare questo blog neonato parlando di una cosa che mi sta molto a cuore. Si tratta di un'iniziativa del wwf volta a impedire che vengano installate delle trivelle petrolifere nel Canale di Sicilia, vicino all'isola di Pantelleria. 

Sono legata a Pantelleria per motivi famigliari, oltre al fatto che l'isola mi ha sempre regalato delle emozioni e un punto di vista unici fin da quando vi trascorrevo le vacanze da bambina. 
È un'isola selvaggia, che mi ha reso subito chiari i concetti di forza (la roccia vulcanica di cui è fatta), immensità (il mare con le sue mille sfumature) e genuinità (l'impatto umano ancora modesto).
Guardando mio padre tornare ogni estate nella sua amata terra, ho capito da subito cosa volesse dire avere delle radici, ho capito il senso del "ritorno". 

Ma anche chi non fosse legato a questo luogo come me per ragioni affettive, sentirebbe subito nascere, o rinascere, dentro di sé un senso di rispetto verso quella natura così potente e che troppo spesso ci ostiniamo a voler controllare. Qui tutti potrebbero facilmente rendersi conto dell'insensatezza di certe follie umane, come le trivelle appunto.

Invito perciò tutti a firmare la petizione che resterà aperta fino al 24 Ottobre, quindi correte! Presto, presto!!! Ogni firma in più farà sicuramente la differenza!

Ringrazio coloro che firmando si mostreranno aperti a capire che le responsabilità di quanto succede nel mondo è di tutti, e che tutti nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa. 

Al prossimo graffio,
Serena. 


CIAO, MI CHIAMO SERENA...

... e sono nata a Latina. Sono fuggita per la prima volta dalla mia città nel 2008 per frequentare l'università a Urbino, e dopo varie tappe intermedie tra Irlanda e Spagna, in questo momento mi ritrovo a vivere a Dublino. 
Questo preambolo già la dice lunga sul mio carattere alquanto irrequieto. 

Le mie due parole d'ordine sono: curiosità e creatività. 
La continua voglia di sperimentare mi porta a provare sempre nuove cose senza però arrivare a conoscerne a fondo nessuna.

Chissà, magari tra un graffio e l'altro, prima o poi mi incamminerò anch'io su una strada con qualche curva in meno.

Tra le mie passioni c'è la scrittura, diretta conseguenza per l'essere una libri-dipendente (non a caso ho un canale youtube in cui parlo di libri: FantaSfogliando). 

Fine della presentazione (molto) generale.


CHI SIAMO? CHE VOGLIAMO? DOVE SIAMO?

Benvenuti a tutti su questo blog! 
Le creatrici di questo tiragraffi virtuale sono due amiche: Serena e Giulia. 
In questo momento vivono lontane: Serena a Dublino e Giulia a Latina.
Questo posticino servirà a raccontarvi delle cose su di loro, su quei piccoli dettagli e curiosità che scoprono giorno dopo giorno nel mondo in cui si trovano a girovagare. 

Serena è quella a sinistra, Giulia (ovvio) quella a destra...