mercoledì 1 gennaio 2014

ULTIMO GIORNO DEL 2013!

31/12/2013
Ok, calma. Fermi tutti. Siamo già all’ultimo giorno del 2013??? Rendermi conto di essere arrivati in un lampo alla fine dell’anno mi lascia sempre un po’ così… Sopresa, titubante, meditabonda (?)

E allora meditiamo su cos’è stato per me il 2013!
Sono successe un’infinità di cose, ho preso decisioni definitive, ho intrapreso strade nuove, scoperto lati di me che forse avevo già intuito senza però esserne cosciente fino in fondo.

Prima di tutto, da febbraio a luglio ho fatto uno stage in casa editrice che mi ha aperto un mondo. Ho sempre amato i libri, e quando dico che amo i libri non intendo solo per il contenuto, ma anche l’oggetto vero e proprio. Sbirciare dietro le quinte della produzione di un libro è stata sicuramente la scoperta dell’anno. Finito il periodo di stage, la stessa casa editrice mi ha proposto di tradurre un fantasy dall’inglese. Ed ecco che ho partorito anche la mia prima traduzione!

A metà aprile, trasportata da un’onda di protagonismo del tutto insolita per il mio carattere (e accorgendomi che avevo bisogno di condividere con altri qualche pensierino sulle mie letture), ho aperto il mio canale su Youtube, emozionandomi come una bimba a ogni nuovo iscritto e a ogni piccola manciata di visualizzazioni!
Sempre per la stessa voglia di confrontarmi con il mondo esterno, da pochissimo è nato questo blog con la collaborazione di Giulia.

Ad aprile sono anche andata a trovare la mia amica Silvia a Barcellona con Giulia!!!


Prima della grande partenza per l’Irlanda ho avuto la fortuna di incontrare una persona che non vedevo da anni e a cui tengo particolarmente, oltre ad essere riuscita a parlare di nuovo con un ragazzo che credevo avrei odiato per sempre.

E poi c’è stato qualcosa che mi ha portato a fare il grande passo e a lasciare tutto per Dublino: un momento di profonda crisi che mi ha travolto verso la metà del 2013. Sapete quei giorni in cui tutto sembra coalizzato contro di voi, quelle 24 ore  in cui vi ritrovate a passarne di tutti i colori? Ecco, un bel giorno dovevo andare a Roma dalla mia amica Rosy, e non vi sto a raccontare degli ostacoli che ho dovuto superare per arrivarci. Ricordo che a un certo punto, mentre ero in treno, ho pensato: “Basta, non posso continuare così, devo andarmene”. Poi, come ho già raccontato in un post precedente, è stata proprio Rosy a darmi il cosiddetto calcio nel didietro.
Allora ho lasciato l’università, ho lasciato il fidanzato (ovviamente non è stata la partenza il motivo della rottura, ma ha sicuramente aiutato a rendermi conto di tante cose), e il 13 settembre sono salita sull’aereo diretto a Dublino.

A quel punto è iniziata un’altra esperienza nuovissima e abbastanza spaventosa: la ricerca del lavoro. Ecco quindi vari colloqui, fino a quello che mi ha dato il primo vero “lavoro serio”. Un trauma che ho già raccontato, ma che è servito (come spesso capita) almeno a farmi capire cosa NON voglio fare nella vita.

Per finire, ho trascorso il primo Natale fuori dall’Italia, così come anche il primo Capodanno.

Sono grata al 2013 per tutte queste cose, per avermi fatto conoscere nuove persone fantastiche (perché ogni esperienza è fatta di persone), e per avermi fatto commuovere vedendo l’appoggio che famiglia e amici hanno continuato a dimostrarmi nonostante la lontananza e, anzi, facendomi sentire più vicina che mai a tutti loro.


Grazie 2013! 

(Serena)

4 commenti:

  1. Un anno vissuto con intensità! Anch'io ho lasciato l'Italia, ma ottobre del 2012, e non per Dublino, ma per Frankfurt am Main. Sbaglio o, alla fine, si vive con più serenità all'estero? Buon anno e complimenti per il Blog e per il canale su Youtube!

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    1. Diciamo che ci si rende conto di molte più cose, e forse è proprio questa consapevolezza a portare più serenità, boh! :D

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  2. Siamo partite per l'estero a 10 giorni di distanza l'una dall'altra! :) in bocca al lupo per tutto, ne abbiamo bisogno in questa grande avventura...
    Bellissimo lavorare in casa editrice! Una mia amica sta facendo uno stage e non passa giorno che non la invidi!

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    1. Crepi! In bocca al lupo anche a te per il tuo bellissimo progetto di studio. Purtroppo a quanto pare in Italia tutto ciò che ha a che fare con la parola "libro" si trasforma in un incubo. Sperimentare in prima persona la realtà editoriale mette sempre un po' di depressione, ma si spera sempre che le cose migliorino, no? ^^ La tua amica in che casa editrice sta? Io sto traducendo per la Gargoyle di Roma ^^

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