31/12/2013
Ok, calma. Fermi tutti. Siamo già all’ultimo giorno del 2013??? Rendermi conto di essere arrivati in un lampo alla fine dell’anno mi lascia sempre un po’ così… Sopresa, titubante, meditabonda (?)
Ok, calma. Fermi tutti. Siamo già all’ultimo giorno del 2013??? Rendermi conto di essere arrivati in un lampo alla fine dell’anno mi lascia sempre un po’ così… Sopresa, titubante, meditabonda (?)
E allora meditiamo su cos’è stato per me il 2013!
Sono successe un’infinità di cose, ho preso decisioni
definitive, ho intrapreso strade nuove, scoperto lati di me che forse avevo già
intuito senza però esserne cosciente fino in fondo.
Prima di tutto, da febbraio a luglio ho fatto uno stage in
casa editrice che mi ha aperto un mondo. Ho sempre amato i libri, e quando dico
che amo i libri non intendo solo per il contenuto, ma anche l’oggetto vero e
proprio. Sbirciare dietro le quinte della produzione di un libro è stata
sicuramente la scoperta dell’anno. Finito il periodo di stage, la stessa casa
editrice mi ha proposto di tradurre un fantasy dall’inglese. Ed ecco che ho
partorito anche la mia prima traduzione!
A metà aprile, trasportata da un’onda di protagonismo del
tutto insolita per il mio carattere (e accorgendomi che avevo bisogno di
condividere con altri qualche pensierino sulle mie letture), ho aperto il mio
canale su Youtube, emozionandomi come una bimba a ogni nuovo iscritto e a ogni
piccola manciata di visualizzazioni!
Sempre per la stessa voglia di confrontarmi con il mondo
esterno, da pochissimo è nato questo blog con la collaborazione di Giulia.
Ad aprile sono anche andata a trovare la mia amica Silvia a Barcellona con Giulia!!! |
Prima della grande partenza per l’Irlanda ho avuto la
fortuna di incontrare una persona che non vedevo da anni e a cui tengo
particolarmente, oltre ad essere riuscita a parlare di nuovo con un ragazzo che
credevo avrei odiato per sempre.
E poi c’è stato qualcosa che mi ha portato a fare il grande
passo e a lasciare tutto per Dublino: un momento di profonda crisi che mi ha
travolto verso la metà del 2013. Sapete quei giorni in cui tutto sembra coalizzato
contro di voi, quelle 24 ore in cui vi
ritrovate a passarne di tutti i colori? Ecco, un bel giorno dovevo andare a
Roma dalla mia amica Rosy, e non vi sto a raccontare degli ostacoli che ho
dovuto superare per arrivarci. Ricordo che a un certo punto, mentre ero in
treno, ho pensato: “Basta, non posso continuare così, devo andarmene”. Poi,
come ho già raccontato in un post precedente, è stata proprio Rosy a darmi il
cosiddetto calcio nel didietro.
Allora ho lasciato l’università, ho lasciato il fidanzato
(ovviamente non è stata la partenza il motivo della rottura, ma ha sicuramente
aiutato a rendermi conto di tante cose), e il 13 settembre sono salita
sull’aereo diretto a Dublino.
A quel punto è iniziata un’altra esperienza nuovissima e
abbastanza spaventosa: la ricerca del lavoro. Ecco quindi vari colloqui, fino a
quello che mi ha dato il primo vero “lavoro serio”. Un trauma che ho già
raccontato, ma che è servito (come spesso capita) almeno a farmi capire cosa
NON voglio fare nella vita.
Per finire, ho trascorso il primo Natale fuori dall’Italia,
così come anche il primo Capodanno.
Sono grata al 2013 per tutte queste cose, per avermi fatto
conoscere nuove persone fantastiche (perché ogni esperienza è fatta di
persone), e per avermi fatto commuovere vedendo l’appoggio che famiglia e amici
hanno continuato a dimostrarmi nonostante la lontananza e, anzi, facendomi
sentire più vicina che mai a tutti loro.
Grazie 2013!
(Serena)
Un anno vissuto con intensità! Anch'io ho lasciato l'Italia, ma ottobre del 2012, e non per Dublino, ma per Frankfurt am Main. Sbaglio o, alla fine, si vive con più serenità all'estero? Buon anno e complimenti per il Blog e per il canale su Youtube!
RispondiEliminaDiciamo che ci si rende conto di molte più cose, e forse è proprio questa consapevolezza a portare più serenità, boh! :D
EliminaSiamo partite per l'estero a 10 giorni di distanza l'una dall'altra! :) in bocca al lupo per tutto, ne abbiamo bisogno in questa grande avventura...
RispondiEliminaBellissimo lavorare in casa editrice! Una mia amica sta facendo uno stage e non passa giorno che non la invidi!
Crepi! In bocca al lupo anche a te per il tuo bellissimo progetto di studio. Purtroppo a quanto pare in Italia tutto ciò che ha a che fare con la parola "libro" si trasforma in un incubo. Sperimentare in prima persona la realtà editoriale mette sempre un po' di depressione, ma si spera sempre che le cose migliorino, no? ^^ La tua amica in che casa editrice sta? Io sto traducendo per la Gargoyle di Roma ^^
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